C'era una volta, tanti e tanti anni fa, un paese incantato chiamato Tar. A quel tempo le nostre vecchie città erano intatte. Non avevano ancora collezionato ruderi perché la guerra definitiva non era nemmeno incominciata. Quando sopravvenne la grande catastrofe, tutte le città scomparvero. Ma Tar sopravvisse. Tar sopravvive ancora e se tu saprai come cercarla, prima o poi finirai per raggiungerla. Ti verranno offerti vini delicati e potrai far musica con le vecchie dolci pianole a manovella. Poi, quando arriva l'autunno, aiuterai a vendemmiare e raccoglierai lo scorpione che si nasconde sotto la pietra bianca. Quando sarai a Tar conoscerai l'eternità. Vedrai l'uccello che beve una goccia d'acqua dal mare ogni cento anni. Quando sarai a Tar comprenderai la vita, e sarai gatto, cane, elefante, bambino e vecchio. Sarai solo e in compagnia, amante e amato. Sarai qui e la nello stesso istante e possiederai finalmente il sigillo dei sigilli. Appena entrerai in questo futuro l'estasi si impadronirà di te...per non abbandonarti mai più.
dal film Fando y Lis di Alejandro Jodorowsky
Nel teatro dove, secondo la falsa idea dell'ignorante, si incontra il regno della maschera del travestimento e della finzione, appare l'uomo vero, meno artificioso, meno truccato che in qualsiasi altro luogo. Questo è il significato profondo di questa "prostituzione" che produce l'arte teatrale: cade lo schermo che ricopre l'anima e l'essere profondo si manifesta. Il teatro è molto di più di ciò che comunemente si pensa: non è alcun quadro multicolore, non è semplicemente "teatro", piuttosto qualcosa che scioglie e libera; qualcosa di magico nella nostra esistenza.
Egon Friedell
TEATRO ad ALTO RISCHIO è tutto ciò che mette in discussione il nostro sapore del mondo.
La modalità con la quale ogni giorno sperimentiamo e interpretiamo il reale è strettamente legata alle nostre consuetudini e tradizioni.
Il corpo non è una tra le tante cose: è il perno che rende possibile il mondo, inconcepibile senza la carne che ne fonda l'esistenza.
Non abbiamo un corpo: siamo un corpo. E da questo si deve partire per una rivoluzione che metta sotto chiave una tradizione giudaico-cristiana, ancora troppo presente nel nostro confinato quotidiano.
Conoscere le chiavi per muoverci nel nostro universo di senso è obiettivo fondamentale del laboratorio.
Attraverso una sperimentazione profonda dell'arte sensoriale e della capacità umana di costruire visioni del mondo, l'arte della performance si rivela così una tecnica straordinaria per entrare in stati non ordinari di coscienza. Una via che ci consente di decifrare i nostri sistemi simbolici e di ripensarli.
Fuori dall'idea di un teatro-spettacolo, TEATRO ad ALTO RISCHIO ci offre un'opportunità di affrontare i propri limiti, le proprie resistenze interne, i pregiudizi e i comportamenti obsoleti, le credenze e le semplicistiche abitudini che svuotano e inibiscono le nostre capacità di fare esperienza diretta.
Il teatro è la necessità di liberarsi delle proprie idee insostenibili.
I sensi sono il principio e la fine della conoscenza umana.